Suggerimenti per un buon cambio di stagione
Ecco arrivare il cambio di stagione: in questo caso, stiamo passando dalla stagione invernale a quella primaverile, anche se questa pare stia tardando un po’ a manifestarsi.
A seguire trovate, grazie alla nostra ottima naturopata, Donatella Guarducci, le risposte ad alcune domande che sorgono spontanee in questi momenti di passaggio stagionale, in cui si desidera agevolare tale passaggio nel modo più semplice e naturale possibile.
Come possiamo agevolare l’adattamento al cambio di stagione utilizzando l’alimentazione?
Siamo alla fine dell’inverno e il nostro corpo è un po’ stanco di combattere il freddo. Gli organi che più soffrono le temperature invernali sono i reni, sede di energia e vitalità, che svolgono un ruolo importante nel sostegno del sistema immunitario e non vedono l’ora che faccia un po’ più caldo per potersi riposare e riprendersi.
Gli alimenti che disturbano maggiormente il corretto funzionamento dei reni, e che quindi dovrebbero essere eliminati nei periodi freddi, sono i cibi che raffreddano il corpo disperdendo energia come caffè, cioccolato, alcolici, spezie, gelati e yogurt, frutta tropicale e zuccheri in generale.
Quindi come dobbiamo mangiare in questo periodo?
Premesso che uno dei principi fondamentali che guidano l’uso del cibo per mantenersi in buona salute è mangiare in armonia con le stagioni, per creare un equilibrio dinamico tra ambiente interno e ambiente esterno al nostro corpo è necessario che, quando fa freddo e umido nell’ambiente esterno, il nostro corpo generi calore per asciugare e mantenere una temperatura costante all’interno e viceversa.
Esattamente come volendo mantenere una stanza alla temperatura costante di 20° è necessario riscaldarla in inverno e raffrescarla in estate, in questo momento di passaggio dall’inverno alla primavera dovremo gradualmente passare da un’alimentazione che crea calore (zuppe, stufati, verdure e frutta cotta, cibi di origine animale) ad un’alimentazione più leggera e fresca che aiuti a disperdere il calore interno accumulato, aumentando frutta e verdure crude e riducendo prodotti da forno e cibi di origine animale.
Ottimale sarebbe:
– ridurre a qualche assunzione alla settimana, i latticini, le proteine animali e gli insaccati, dando la preferenza a proteine vegetali come legumi, tofu e al pesce come proteina animale;
– aumentare il consumo di verdure a foglia verde, come cime di rapa e broccoli, germogli e insalate, legumi come lenticchie e piselli e verdure amare come il tarassaco e rucola;
– preferire cereali come orzo, avena e frumento;
Inoltre la cottura del cibo dovrà passare da quella prolungata di minestre e zuppe nelle giornate più fredde, alla cottura stufata per breve tempo e saltata in padella per mantenere le verdure croccanti, fino a inserire verdure crude e germogli di legumi nelle insalate.
Importante è farlo gradualmente e non lasciarsi ingannare dai primi caldi, perché la percezione corporea della temperatura è soggettiva e ingannevole e sicuramente le giornate calde si alterneranno a giornate più fredde e piovose. L’eccesso di gelati, frutta (in particolare le banane) e dolci è causa dei più comuni problemi di salute primaverili, raffreddori e tonsilliti, che spesso sono solo un tentativo del corpo di riportarsi in equilibrio eliminando il freddo-umido interno nelle fredde giornate di pioggia.
Quindi dobbiamo alleggerire abbigliamento e alimentazione, ma non troppo velocemente!
Immagini elaborate da originali pubblicati in Unsplash (verdure, foto di Dan Gold) e Pixabay (fiori ghiacciati)
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Donatella Guarducci
Naturopatia, Theta Healing